Buongiorno a tutti voi, cari lettori.
Avete passato bene il Natale? Che sia in compagnia oppure in pacifica solitudine, avete trascorso delle feste serene e piacevoli?
Mi auguro di cuore che sia stato così.
Per tutti coloro che hanno dei bambini – o che devono comunque affrontare la curiosità di giovani pargoli entusiasti ma anche dubbiosi sull’identità di Babbo Natale – vi suggerisco caldamente di leggere l’articolo che ho pubblicato un anno fa in cui spiego le modalità e gli accorgimenti più saggi per capire se e cosa è giusto comunicare ai nostri figli in risposta ai loro quesiti sull’esistenza del bonario omone vestito di rosso e con la barba bianca (“I BAMBINI DEVONO CONOSCERE BABBO NATALE?”).
Nello scritto di oggi, invece, come mio sincero e autentico augurio di un Felice Anno Nuovo, ho pensato di fornirvi una sorta di piccolo manuale, un utile vademecum che possa fungevi da guida su come iniziare al meglio il 2019.
Provvedo quindi ad elencarvi qui sotto una summa di consigli che ho appositamente pensato per far riflettere su quali sono alcune delle trappole in cui è più facile incappare e quali le cattive abitudini in cui è più probabile rimanere stagnati, immobilizzati, imprigionati. Oltre che su come uscirne, punterò di conseguenza l’attenzione anche su quelle azioni, su quei pensieri e su quelle pratiche che poco coltiviamo e che è nel nostro interesse imparare invece a valorizzare in misura maggiore.
Cominciamo.
Suggerimento n°1 – Non procrastinate.
Non rimandate a domani – o all’anno prossimo – quello che potete fare oggi.
Agite ora, subito. Ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo conta.
Al contrario, più aspettate e più quello che vi proponete di fare o di conseguire resterà un mero progetto mentale che tarderà o non arriverà mai a concretizzarsi.
Per saperne di più su questa perniciosa tendenza, leggete il mio precedente articolo “PERCHÉ FARE OGGI QUELLO CHE SI PUÒ FARE DOMANI?”.
Suggerimento n°2 – Esprimete le vostre emozioni.
Noi non solo proviamo delle emozioni. Noi siamo le nostre emozioni.
Non sottolineerò mai abbastanza quanto esse siano essenziali nella nostra esistenza di esseri umani. Le emozioni ci guidano nelle decisioni, da quelle maggiormente rilevanti e di spessore a quelle più quotidiane.
Rappresentano un inestimabile segnale di cosa vogliamo, di cosa pensiamo, di ciò che temiamo, di ciò in cui confidiamo. Ascoltare le nostre emozioni – e quindi individuarle, etichettarle, dare loro un nome, modularle e gestirle all’interno dell’ambiente che occupiamo – significa ascoltare noi stessi.
Significa esistere.
Come sostengo in un mio aforisma:
“ Chi non vive le proprie emozioni, non sta vivendo la sua vita. Né sta vivendo se stesso. ”
Suggerimento n°3 – Siate assertivi.
Essere assertivi significa esprimere le proprie opinioni, le proprie credenze, le proprie intenzioni (e sì, anche le proprie emozioni come ho spiegato nel punto precedente, che meritava però uno spazio a parte) senza farsi sottomettere dagli altri e senza occultarle per timore di urtare l’altrui sensibilità. Allo stesso modo, bisogna comunque non essere aggressivi e rispettare l’altrui diritto di fare altrettanto nei nostri confronti.
Suggerimento n°4 – Praticate i vostri interessi e le vostre passioni.
Anche questo è fondamentale. Alla base di questo suggerimento sta non solo il fatto che è importante assecondare le nostre inclinazioni – cosa tutt’altro che scontata in una società come la nostra, piena di doveri e limitazioni –, ma anche il fatto che il tempo impiegato a fare ciò che ci piace apporta sempre grandi benefici, sia alla creatività che all’umore, facendoci sentire appagati e in sintonia con il mondo.
Più volte nella mia carriera mi succede di aiutare le persone a conoscersi anche sotto questo lato. Può infatti sembrare strano, ma non siamo in pochi ad ignorare cosa può compiacerci. Che sia per timore o per apatia o per mancanza di inventiva, molti di noi non sanno nemmeno da dove cominciare. Ma per capire cosa è nelle nostre corde bisogna prima mettersi in gioco ed esplorare le varie opzioni, cosa che risulta più facile ed efficace per chi non ha difficoltà a connettersi con il nucleo più profondo di se stesso.
Suggerimento n°5 – Voletevi bene.
“Volersi bene”… Ma che cosa vuol dire?
Intendo dire di dedicare del tempo a voi stessi.
Non solo: coccolatevi. A volte perfino durante il “dolce far niente”.
Al contrario dell’ozio come è inteso nella lingua italiana, dobbiamo recuperare la sfumatura più positiva e costruttiva che di questo termine – “otium” – diedero gli antichi Romani. Contrapposto al “negotium”, che indica gli incarichi e gli offici che richiedono la nostra occupazione, il sano ozio latino ci insegna a ritagliarci dei momenti esclusivamente per noi stessi, da riempire non solo con hobby e interessi, ma anche semplicemente assaporando lo scorrere dei minuti mettendoci in contatto con la nostra parte più intima e personale. Non è quindi da identificare né con il semplice sonnecchiare, né tantomeno con il noioso riposo in attesa che scenda tutta la sabbia della “clessidra della pausa”.
Insomma, abbiate riguardo di voi stessi e prendetevi cura di tutte le dimensioni che vi compongono: quella corporea e sensoriale tanto quella affettiva, sociale e “spirituale”.
Suggerimento n°6 – Mangiate sano, ma concedetevi delle gratificazioni.
Stabilitevi un preciso regime alimentare.
Attenzione: stabilitevi, non “imponetevi”.
E ho scritto preciso, non “rigido” e “ristretto”.
Dev’essere un piano sano, completo, variegato, ma soprattutto personalizzato, che tenga conto delle vostre particolarità ed esigenze, oltre che di eventuali vulnerabilità e quindi precauzioni da prendere.
Anche perché, come si suol dire, “siamo ciò che mangiamo”.
Ma tutto ciò non deve essere fatto in maniera troppo fredda e calcolata. Dev’essere invece attuato con spontaneità e lucida leggerezza, senza inoltre precludervi la possibilità di “sgarrare” ogni tanto. Qualche sporadica “trasgressione” vi aiuterà a rispettare più facilmente il vostro percorso alimentare, permettendovi al contempo di gioire dei vostri progressi e della vostra forza di volontà.
Suggerimento n°7 – Dormite bene e a sufficienza.
Ognuno di noi ha differenti bisogni per quanto riguarda il sonno, e avrò modo di parlarne in futuri articoli.
Per ora, mi limito a dirvi che sarebbe opportuno dormire dalle 7 alle 9 ore per notte, al netto appunto delle differenze inter-individuali.
Ad ogni modo, non bisogna dormire né troppo né troppo poco, soprattutto se viene assunta come abitudine per lungo tempo.
Il modo in cui affrontiamo le sfide della giornata dipende infatti molto anche da come abbiamo trascorso la notte ad essa precedente, anche dal punto di vista qualitativo.
Suggerimento n°8 – Fate attività fisica.
Se non avete voglia di fare gli atleti, va benissimo anche solo un po’ di moto, come il camminare a ritmo sostenuto.
Sono sufficienti anche solo 20-30 minuti al giorno per mantenere vitalizzato l’organismo, rilasciare la tensione accumulata e assorbire parte delle tossine prodotte dal nostro corpo e dal nostro cervello durante la veglia.
Fare attività fisica è anche utile per ottenere un miglioramento della qualità della circolazione sanguigna, della respirazione, del tono muscolare e perfino dei livelli di umore.
Suggerimento n°9 – Premiatevi per i vostri successi.
Che sia per piccole tappe o per enormi traguardi, il discorso resta altrettanto valido.
Ogni volta che avete successo in qualcosa, che ve lo siate proposti con consapevolezza o meno, riconoscete i vostri meriti ricompensandovi con qualcosa che vi piace, che vi attrae o che vi sia utile. L’importante è che sia anche qualcosa di benefico.
Ad esempio, se si ha il proposito di smettere di fumare, sappiate che tra i modi giusti di premiarvi non è certo contemplato il ritornare ad estrarre una sigaretta da un pacchetto provvidenzialmente già acquistato.
Suggerimento n°10 – Prendetevi degli attimi di riflessione tutti i giorni.
Riflettete. Ponderate. Soppesate.
Vi suggerisco di rispettare i miei tre criteri: con calma, a mente lucida e lasciando fluire spontaneamente i pensieri, così come nascono.
Non date loro una direzione, limitatevi a constatare qual è il sentiero che essi imboccano spontaneamente mentre vi mettete sulla stessa lunghezza d’onda delle emozioni che provate in quell’esatto momento.
Lasciate quindi – come vi ho illustrato nel punto 2 – guidare dalle vostre “calde e sobbollenti compagne regolatrici”.
Se volete – cosa che a volte raccomando in terapia a seconda della volontà e predisposizione dei miei pazienti alla scrittura –, potete anche appuntarvi per iscritto le vostre riflessioni nel momento in cui insorgono, nella forma di semplici frasi o, per chi lo preferisce, impostando una sorta di diario personale.
Suggerimento n°11 – Assaporate i momenti di silenzio.
Se non ne avete nemmeno uno, ricercatelo. Createvene qualcuno, fosse anche solo per quindici minuti al giorno, ma è fondamentale ridurre il “rumore di fondo” e mettervi in contatto con voi stessi.
Il silenzio è spesso una condizione imprescindibile anche per il precedente punto 9: il baccano e la frenesia delle nostre vite stressanti non aiuta di certo a riflettere su di sé e su ciò che ci circonda. Anzi, ci lascia in balia dei soliti, limitanti automatismi.
Suggerimento n°12 – Manifestate gratitudine.
La vita è già abbastanza difficile senza che noi cadiamo nella tendenza a notare solo ed esclusivamente – o quasi – i suoi aspetti negativi.
Sfortune, disgrazie, difficoltà, tragedie… L’umana esistenza ne è piena, ma non dobbiamo fare l’imperdonabile errore di tralasciare le cose di cui essere fieri e riconoscenti.
Che sia una gratitudine rivolta a voi stessi o ad altre persone, la potrete sperimentare solo se farete in modo di accorgervene.
E il mio consiglio è quello di appuntarvi su un foglio di carta ogni sera almeno tre fattori od eventi accaduti durante il giorno per i quali potete considerarvi grati e senza i quali vi sareste sentiti meno contenti o più impoveriti.
Sappiate attribuire il giusto valore anche a chi vi circonda e che si sta adoperando per fare il vostro bene. Famigliari, partner, amici, colleghi di lavoro… Chiunque.
Al mondo d’oggi, ritengo che anche il saluto di un conoscente o il sorriso di un estraneo siano preziosi, e possono davvero essere in grado di migliorare notevolmente l’atmosfera delle nostre giornate.
Allo stesso modo, sappiate riconoscere chi invece, con la palese evidenza dei fatti o indossando le molteplici maschere dell’inganno e dell’ipocrisia, sta solo arrecandovi sofferenza e disonore.
Suggerimento n°13 – Assecondate i vostri sentimenti.
Redigerò in futuro un articolo riguardo agli obiettivi, e su come talvolta sia nocivo rimanere strenuamente ancorati ad essi. Pur di raggiungerli, a volte si perde di vista lungo il percorso il proprio benessere, che deve rimanere sempre il nostro obiettivo primario.
Ci sono però delle mete che a volte è il cuore a farci capire quanto siano importanti per noi. E in questi casi, anche se chi ci sta intorno non ne comprende parimenti il valore – o addirittura sono loro stessi e la loro felicità la nostra premura più grande, ma anche la fonte della nostra sofferenza –, allora può avere senso lottare per ciò che sentiamo autenticamente dentro di noi.
Ma ricordate: a tutto c’è un limite. Se volete bene a una persona che vi rifiuta (“ANORESSIA SESSUALE – LA PAURA DELL’INTIMITÀ”), o che dichiara di volervi restare accanto ma non vi tratta bene, ad esempio approfittando della vostra fiducia (“AFORISMI PERSONALI – Fiducia”) o mentendovi senza scrupoli (“AFORISMI PERSONALI – Menzogna”), o che persiste nel commettere sempre i medesimi errori (“APPRENDERE DAGLI ERRORI – IL RUOLO DELLE ASPETTATIVE”), o che non sa apprezzare il vostro affetto e il vostro amore e si volge invece continuamente a persone meno meritevoli, allora la decisione che dovete prendere per il vostro bene è chiara come la luce del sole. E se non avete ancora capito qual è la diretta implicazione (o volete comunque capire meglio), non dovete far altro che andare a visualizzare il mio video-articolo “LO PSICOLOGO INTERPELLA – EPISODIO 2 – L’uomo e l’ameba”.
Il valore più immenso è il vostro. Non permettete a nessuno di abbassarvelo o di farvene dubitare.
Come mi piace spesso citare (questo non è un mio aforisma, ma appartiene ad Oscar Wilde, ed è uno tra i miei preferiti),
“ Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza. ”
Suggerimento n°14 – Impegnatevi.
Questo è il mio ultimo suggerimento. L’ho inserito apposta alla fine, perché può sembrare il più scontato, sebbene non lo sia.
Non arrendetevi. Non demordete.
È vero, non dovete perdere la speranza, ma dovete confidare in maniera attiva e, in primo luogo, nella vostra persona. Non sperando che qualcosa capiti, in attesa della benevolenza della sorte.
La vita ce la costruiamo noi, con le nostre azioni e le nostre scelte.
Se pertanto vi impegnerete – anche, ad esempio, a seguire i vari suggerimenti che vi ho dato – e non avrete timore di mostrare iniziativa e spirito di intraprendenza, ricaverete dalla vostra vita molta più gioia, soddisfazione e senso di auto-realizzazione.
Tutti ingredienti fondamentali per la felicità.
Il mio SITO WEB (consulenze, video-sedute, aree di intervento, recensioni e contatti):
Psicologo Treviglio – Dott. Jacopo Pesenti – Studio di Psicologia
Dunque, cari lettori, che ne pensate di questo mio vademecum? Avete apprezzato e trovato utili i suggerimenti che ho in esso incluso per voi che mi seguite? Ne avete già messo in pratica qualcuno? Su quali ambiti vi trovate più in difficoltà? E quali non avevate ancora contemplato?
Fatemi sapere la vostra opinione lasciandomi un commento in fondo all’articolo, condividetelo e fornitemi un rimando se è stato di vostro gradimento.
Nella speranza che possiate accogliere il Nuovo Anno con uno spirito lieto e aperto almeno tanto quanto confido siano meravigliose e speciali le sorprese che esso vi riserverà, auguro a tutti voi, cari miei lettori, un Felicissimo e Meritatissimo 2019!
Un caloroso saluto a tutti, e al mio prossimo articolo!
Dott. Jacopo Pesenti
Buongiorno Jacopo!
Grazie per tutti questi preziosi consigli di inizio 2019′.
Che sia un anno ricco e proficuo per te e tutte le tue attività!
"Mi piace""Mi piace"
Buonasera Jacopo, per prima cosa voglio augurare un buon 2019 a tutti.
Punto 1: ritengo questo suggerimento appropriato, anche se molte volte costa fatica prendere delle decisioni o attivarsi fisicamente. Ricordo che anche mia madre spesso ci ripeteva, come scritto, “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi!” Personalmente devo dire che ultimamente ho procrastinato su molte cose, lasciandole così in sospeso per pigrizia o per un senso di apatia. Non ne sono fiera, ma è andata così. Spero col nuovo anno di essere più attiva.
Punto 2: Le nostre emozioni ritengo che siano molto importanti e molto spesso, purtroppo, cerchiamo di soffocarle, di reprimerle, senza renderci conto appieno di come sia importante ascoltarle, cercare di entrare in contatto con il nostro io intimo. E’ un errore madornale fare finta di niente, far finta che vada tutto bene, quando invece ci teniamo dentro l’inferno o il paradiso. Esprimere ed ascoltare le nostre emozioni è come rinascere ogni volta, è provare sollievo, è provare piacere, in poche parole è ritrovare il nostro essere.
Punto 3: Sono convinta che dire ed esprimere quello che sentiamo, pensiamo, proviamo, sia molto importante, però qualche volta potrebbe essere controproducente, o si potrebbe essere fraintesi, per cui penso sia prudente valutare l’interlocutore che ci troviamo davanti. Anche se l’essere sinceri con gli altri è essere sinceri anche con noi stessi.
Punto 4: Per quanto riguarda i nostri interessi, le nostre passioni, è vero che non sempre riusciamo a capire i nostri bisogni ed è anche vero che se anche ci rendiamo conto di ciò che ci farebbe piacere fare, spesso il non tempo, la pigrizia o anche il timore di essere giudicati e criticati, fungono da freni inibitori. Molto spesso però li usiamo come scuse per la nostra pigrizia, la nostra non voglia di mettersi in gioco. Capisco che questa cosa non gioca a nostro favore, ma dopotutto siamo esseri umani e anche se percepiamo che non ascoltare i nostri bisogni e seguire i nostri interessi è una cosa nociva per noi, non siamo in grado o non vogliamo prestare orecchio al nostro essere interiore, senza (forse) renderci conto di arrecarci danno.
Punto 5: Sagge parole “coccolatevi, voletevi bene e prendetevi il vostro tempo” certo, è giusto e saggio, ma per molti non è fattibile. Oggi la vita è frenetica, tra lavoro, scuola, famiglia, casa, compiti (quale che siano: scuola, lavoro e quant’altro)il problema è proprio trovare del TEMPO. Sono convinta che se ci sforzassimo, qualche ritaglio di tempo per noi potremmo ricavarcelo. Il punto è: ci proviamo veramente?!….Comunque sono sinceramente convinta che ci farebbe solo bene imparare a coccolarci un po’ di più e volerci così più bene. Staremmo meglio non solo con noi stessi, ma anche con gli altri. Mi piace molto la foto dei due gattini che dormono abbracciati!
Punto 6: Il cibo! Quale delizia e goduria assaporare con vero piacere ciò che la natura ci offre e che noi cuciniamo con amore per gratificare i nostri palati. Certo che molte volte quando mangiamo, non pensiamo ai grassi, agli zuccheri e tutto ciò che insaporisce i nostri piatti, ma d’altro canto è così gratificante mangiare e gustare ciò che prepariamo o che preparano per noi. Certo che la Gola è un vizio capitale, ma quando ci si trova davanti ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio, risulta alquanto difficile trattenersi, soprattutto se siamo in buona compagnia. Sono sicura che se riuscissimo a controllare un pochino di più la nostra gola, ci farebbe bene. Giustamente tratteniamoci un po’, ma concediamoci qualche strappo.
Punto 7: Dormire bene ed a sufficienza. Sono d’accordo, ma non sempre ci è permesso. Mi è capitato di sdraiarmi perché avevo sonno e rendermi conto di non riuscire ad addormentarmi per i molti pensieri che mi frullavano in testa, o perché sentivo il vuoto in una parte del letto, o perché i figli sono fuori con gli amici e non puoi stare tranquilla finché non li senti rientrare, o anche perché pensi ad un figlio lontano, molto lontano che non vedi da molto, troppo tempo. Sei molto stanca, ai sonno, ma i tuoi occhi si rifiutano di chiudersi e darti il meritato riposo. Poi la mattina ricomincia il tutto, ricominci la giornata e tutto quello che pensi di aver accantonato con il dolce dormire, ricomincia. Comunque è vero che dopo un bel sonno stai meglio sia fisicamente che moralmente, perché la mente ha potuto finalmente staccare per qualche ora da tutto e tutti. Ricordiamoci però quel che dice il proverbio:”Chi dorme, non piglia pesci!”.
Punto 8: L’attività fisica è molto importante e ve lo dice una che ha non poche difficoltà in questo senso, però cerco di fare del mio meglio e due volte la settimana vado in palestra per cercare di mantenere almeno quel po’ di auto sufficienza che mi rimane. Qualche volta ammetto che mi piacerebbe restarmene a casa, ma sarebbe controproducente e quindi mi dico alzati e cammina (finché ce la fai).
Punto 9: Beh, premiarsi per i nostri successi, i nostri meriti è giusto e gratificante, ma se sei inconsapevole dei tuoi meriti come puoi premiarti? Le persone penso che se danno o fanno qualcosa, lo fanno per loro piacere e quindi ciò, è già una gratificazione per loro. Se invece si prefiggono una meta e la raggiungono, è bene e molto bello prendersi un qualcosa per premiarsi, anche un piccolo fiore o un cioccolatino. Io, da incallita fumatrice non oso pensare di rimanere senza sigarette! Questo non è certo un merito. 😦
Punto 10: Qui arriva il bello! Lasciamo che la nostra mente vaghi libera nei nostri sentimenti, nelle nostre emozioni, lasciamoli fluttuare leggeri e poi espelliamoli con un bel respiro. Scriviamo tutto quello che ci arriva da dentro e alla fine ci sentiremo più leggeri, più tranquilli e rilassati. Fa molto bene anche buttare fuori tutto, con un bel pianto liberatorio. Alcune volte si può anche gridare, oppure abbracciare e stringere un cuscino tra le braccia, usandolo come valvola di sfogo per quel che proviamo di volta in volta. Devo dire che funziona.
Punto 11: Il silenzio. Cosa c’è di meglio, in questa vita così stressante e frenetica, che ascoltare il silenzio? Molte volte è meglio un giusto e meritato silenzio, che tante parole a vuoto. Imparare ad ascoltarlo è un po’ ascoltare noi stessi, senza bisogno di rumori e suoni di contorno. Ci si sente connessi al nostro io più profondo e questo può essere veramente un toccasana, un balsamo lenitivo per i nostri pensieri.
Punto 12: E’ vero, molte volte presi dal vortice di questa vita frenetica, non sappiamo apprezzare le piccole cose che questa ci offre. Il sorriso di un bambino, il saluto di uno sconosciuto incrociato per strada, l’arrivo impensato di una persona amica, lo stare con le persone che ami. Diamo per scontato tutto e ci crogioliamo nel nostro pensare che tutto ci è dovuto, ma non è così. Provare gratitudine per ogni gioia che proviamo, per ogni grazie che riceviamo, per ogni sorriso che ci rivolgono, è un atto gentile che dona e ci da piacere.
Punto 13: “Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza”. Bello questo aforisma! Giusto e condivido pienamente. Non è giusto né salutare sprecare energia emotiva per chi non merita. Però teniamo sempre ben presente che i sentimenti fanno parte di noi e vanno valutati con molta attenzione. In seguito si potrà decidere a chi donare le nostre attenzioni, sperando di non prendere cantonate.
Punto 14: Impegnarsi in ogni cosa che crediamo possa darci soddisfazioni, piaceri, gioie e, perché no, amore, è indispensabile. Come dice un proverbio:”Aiutati che il ciel ti aiuta”. Dobbiamo impegnarci a rincorrere i nostri sogni e non bisogna perdere le speranze e gettare la spugna, si sa che “La speranza è l’ultima a morire”, o almeno così si dice. Sta di fatto che bisogna metterci anche del nostro, affinché quello che desideriamo possa avverarsi. Se non succederà subito o quasi, non disperiamo. Non si sa mai!
Bene, ho finito. Auguri per un prospero, sereno, sano e dolce anno 2019.
Da Patrizia.
"Mi piace"Piace a 1 persona