IL BULLISMO, parte V – IL CYBERBULLISMO

3 pensieri su “IL BULLISMO, parte V – IL CYBERBULLISMO”

  1. Vedremo tra un po’ di anni se il cyberbullismo ha raggiunto livelli così allarmanti solo per il fatto che una generazione nuova si è trovata di fronte a strumenti più grandi di lei mentre la generazione adulta che dovrebbe garantire un controllo non sa spesso neppure da che parte voltarsi con la tecnologia. Oppure se il dramma è dovuto a una nuova generazione incapace di empatia, rispetto, sintonia con l’altro che ne esce vittima. In entrambi i casi c’è una falla “nei” e “dei” principi educativi e non saranno pochi provvedimenti e regolamentazioni in campo a far crescere ragazzi migliori

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    1. Buonasera Sjmon!

      Che piacere trovare questo tuo commento, che ho trovato tra l’altro molto pertinente ed appropriato.

      Io credo che, a seconda della persona, possa rivelarsi vera almeno una delle due eventualità che hai avanzato.
      C’è chi, pur non peccando a priori di empatia e solidarietà verso gli altri, può essere facilmente traviato dalle mille potenzialità dei vari strumenti tecnologici, se privo di una guida che anche negli anni precedenti non gli abbia trasmesso una corretta capacità di discernimento.
      Allo stesso tempo, alcuni giovani, proprio perché educati senza tener conto del rispetto, come tu dici, e di molti valori imprescindibili per la valorizzazione di se stessi e per la considerazione degli altrui sentimenti, sono ancor più probabilmente “condannati” a cadere in questo tipo di dinamica, che fa dei soprusi e dell’umiliazione dei propri pari la via principe – e per loro l’unica via – per sentirsi superiori e accettati dal mondo che loro stessi spesso disprezzano.

      Grazie mille per il tuo commento, Sjmon.
      Spero che la lettura di questo articolo sia stata per te piacevole e fonte di interesse.

      Mi auguro di risentirti prestissimo!

      Dott. Jacopo Pesenti

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  2. Buonasera Jacopo, mi spiace sapere quanti giovani, e non, sono caduti nell’insidiosa rete di internet. Certo, questa rete è una cosa molto bella per chi ne fa un buon uso, visto che ci permette di vederci con persone care anche se ci troviamo agli antipodi gli uni dagli altri, ci permette di contattare vecchie amicizie che si credeva fossero perdute per sempre, oppure si possono incontrare nuovi amici, si possono cercare notizie e risposte a domande che una volta dovevi ricercare sui libri, scoprire i significati di parole difficili, senza dover consultare i vecchi (ma validi) vocabolari. Il tutto stando comodamente seduti, con il solo sforzo di digitare sulla tastiera di un PC e premendo poi il tasto invio. Tutto facile, tutto a portata di mano e tutto molto pericoloso, se fatto da persone infide.
    Sì, per me le persone che usano la rete per i propri sporchi propositi sono da ritenersi abbiette, vigliacche, subdole e senza etica (per non dire qualcos’altro).
    La tecnologia è così avanzata, che a me molte volte fa paura. Ciò nonostante penso alle grandi menti umane che hanno permesso di fare questi passi da gigante e provo meraviglia nel pensare quanto grandi possano essere le nostre capacità intellettive. Provo anche un senso di ribrezzo molto forte nel vedere come queste stupefacenti tecnologie vengano spesso usate per nuocere agli altri esseri umani.
    Uomini, donne, adolescenti, bambini sono presi di mira da questa razza ripugnante di cyberbulli, che rovinano le loro esistenze, spargendo i semi dell’infamia, del disprezzo, della paura, dell’insicurezza e godendo del dolore, della frustrazione e dell’impotenza altrui provocati con le loro VIGLIACCHE azioni. Mi domando cosa provino a torturare così le persone e cos’hanno al posto del cuore. Saranno anche delle menti con QI alto, ma miseri esseri rimangono.
    Sono d’accordo che bisognerebbe focalizzare l’attenzione su chi non fa un uso lecito di tali mezzi, ma ritengo che oltre che le preposte autorità dovrebbero entrare in gioco in prima persona gli educatori (famiglia e scuola) dei ragazzi a cui vengono donati questi strumenti, sì preziosi sotto molti punti di vista, ma altresì pericolosi, come armi a doppio taglio. Ritengo inoltre che per mania di grandezza e vanità molte cose (foto, nomi, indirizzi ecc.) vengono postate sui social con troppa facilità, lanciando l’esca a chi si diverte un mondo a pescare in rete, usando modi illeciti e criminali.
    Saluti da Patrizia.

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